Lo scorso mese di Giugno, sul sito altoadige.it è uscito un articolo piuttosto inquietante (QUI) nel quale emerge una situazione disastrosa riguardo la situazione delle vocazioni.
Non si tratta qui di un calo generico delle vocazioni, fenomeno che accade pressoché in ogni diocesi o congregazione religiosa, ma di una vera e propria mancanza totale di giovani "autoctoni" che decidono di entrare in seminario. Dall'articolo in questione emerge una totale mancanza di ingressi in seminario da parte di seminaristi altoatesini, gli unici seminaristi presenti nel seminario di Bressanone provengono dalla Tanzania o dall'India.
"Il calo delle vocazioni sacerdotali e religiose è drammatico, quello dei credenti è ancora più grande e drammatico. Ma non perdo la speranza, altrimenti non sarei cristiano" dice mons. Musser vescovo di Bolzano e Bressanone.
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| Mons. Ivo Musser vescovo di Bolzano e Bressanone |
Il monsignore però non considera un aspetto essenziale, non basta non perdere la speranza, bisogna piuttosto conservare la Fede, altrimenti la speranza rischia di fondarsi su dinamiche umane e questo è deleterio.
Il punto nodale che sfugge a mons. Musser e a molti vescovi cattolici è che la mancanza di vocazioni è il termometro con cui la Chiesa può misurare la fede del popolo. A sua volta questa mancanza di fede, è il frutto di un processo di secolarizzazione della Chiesa che oramai va avanti da tanto, anzi troppo tempo. Questa secolarizzazione è uno dei frutti marci di quella tendenza neomodernista postconciliare, di accomodare la dottrina e la prassi al mondo circostante, ovvero procedere nella direzione opposta a quanto fatto dalla Chiesa nei secoli, cioè indicare al mondo la via da seguire, e non inseguire il mondo pensando così di essere "sul pezzo".
Si rendono conto i nostri vescovi che le congregazioni legate alla tradizione sono sempre più in crescita mentre i loro seminari si svuotano? Perché non si interrogano seriamente e si lascino guidare dallo Spirito Santo? Fin quando la Chiesa con i suoi vescovi non comprenderà che questa crisi deriva direttamente da questa voglia spasmodica di modernizzazione?
Cari vescovi, se veramente amate la Chiesa (cosa che a volte dubito fortemente) scrollatevi di dosso tutte le belle idee che vi siete fatti sul concilio e sulla sua applicazione e sappiate guardate la realtà anche se non vi piace.
don Bastiano Del Grillo
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