sabato 18 gennaio 2025

Caro Papa, uno "squilibrato" tridentino ti scrive.

Mercoledì 15 gennaio il sito messainlatino.it ha pubblicato in lingua italiana, un articolo del vaticanista Micharl Haynes apparso in lingua originale sul sito LifeSiteNews nel quale vengono commentate alcune affermazioni di Papa Francesco riguardo la S. Messa tradizionale e i sacerdoti che la celebrano. Il Papa non si risparmia a definire questi sacerdoti come degli "squilibrati". Mi sento in dovere quindi di precisare alcune cose e perché no... lo faccio con il mio "stile".

Caro Papa Francesco lascia che ti dica due cosine...

Mi dispiace molto, ma non ci siamo proprio... sei arrivato al punto di definire degli "squilibrati" coloro che amano e celebrano la liturgia tradizionale e in generale la S. Messa "vetus ordo". Ammettendo anche per un secondo un fantomatico squilibrio, dovresti spiegarmi qual è il metro con il quale misurarlo, perché se vogliamo essere onesti, e utilizzare un metodo imparziale e rigoroso di analisi, mi pare che anche tu non sei così equilibrato come vorresti far intendere! Ma tranquillo, non voglio rispondere alle tue accuse con la stessa moneta, finirei per essere gretto e irrispettoso verso il ruolo che ricopri, ecco perciò che ti metto davanti a dei fatti che dimostrano l'esatto contrario di quello che asserisci.


1. Tu affermi che coloro che sono legati alla tradizione sono degli indietristi, e che questo "arretramento" debba essere analizzato dal punto di vista sociologico.

Beh caro Papa, secondo me qui c'è poco da scervellarsi e da analizzare, forse conosci poco quello che accade nelle parrocchie per comprendere che sono proprio i tuo amici progressisti e "avantisti" che non fanno altro che far desiderare un ritorno a qualcosa di autentico e genuino, ad una chiesa che torni a parlare di Verità, di Gesù Cristo e della Chiesa, e perché no, magari anche della morale (quella vera). la gente ha il desiderio di incontrare sacerdoti che siano riconoscibili da una bella talare, magari anche logora, che si riconoscano dal loro "distinguersi" dal mondo e che non si confondano con esso confondendo i fedeli, ma che soprattutto vivano quotidianamente quello che predicano! Quando un prete ti dice che l'inferno non esiste, che la confessione non serve, o che addirittura con il suo comportamento morale distrugge un matrimonio fra due coniugi diventando l'amante di uno di essi (guarda il caso di Ischia balzato recentemente alle cronache), ma cosa credi che tutto questo sia così salutare per la chiesa?

Quando accendi la televisione e vedi la pubblicità di un prodotto dolciario (ad esempio), come garanzia della sua genuinità ti dicono sempre che la sua ricetta è "secondo la tradizione". Sapresti spiegarmi come mai questo concetto nella Chiesa di oggi debba essere riletto al contrario?


2. Tu hai stabilito che per celebrare la liturgia tradizionale bisogna chiedere il permesso al dicastero per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti.

Potresti avere la carità di spiegarmi come si concilia questa tua norma con le costituzioni di Papa S. Pio V che invece stabiliscono che nessuno e in nessun tempo possono essere diminuite di valore? Come si concilia la tua imposizione con le direttive di S. Pio V che danno un "Indulto perpetuo" a tutti i sacerdoti affinché possano continuare a celebrare la S. Messa nella maniera da lui stabilita?[1] A me, come a moltissimi altri, risulta che la lettera Apostolica "Quo primum tempore" di S. Pio V non è mai stata abrogata, e che Benedetto XVI lo abbia confermato.

Non pensi che Papa Paolo VI abbia egli stesso commesso un abuso di potere modificando quello che in realtà non poteva essere modificato? Pensi che questo sia sufficiente per avere le spalle coperte? Non sono sessant'anni di abusi che cancellano venti secoli di Papato e di magistero! 


3. Tu dici che è curioso il fascino che suscita "ciò che non si capisce" beh scusami... ma qui ti fai autogoal! Se tu non capisci una cosa non significa che altri non la capiscano! Poi continui dicendo che questo fascino è anche per ciò che è un po' nascosto... caro Franci, mi sa che qualcuno debba spiegarti nuovamente il concetto teologico di "mistero". Fra tutti i dottorati in teologia che fanno le donzelle in Vaticano trovane uno che te lo rispieghi. Forse fra tanti qualcuno lo trovi.


4. Su di una cosa però debbo darti ragione... è vero quello che dici che a molti piacciono paramenti costosi, pizzi, merletti e che gli piace vestire in maniera raffinata e costosa, ma forse i tuoi occhi vedono solo quello che vuoi vedere tu, e allora permettimi di aiutarti a guardare un po' più in là del tuo pregiudizio...

Ogni anno si svolgono diverse fiere di Paramenti sacri e arredamento liturgico, sia in Italia che all'estero, lo sai che spesso in queste fiere si vendono paramenti tessuti con filati pregiati e costosi che per acquistarli serve un mutuo? E lo sai chi sono i maggiori acquirenti in queste fiere? Non certo quei preti indietristi che hai tanto in odio... ma tanti parroci che non si sognano manco lontanamente di celebrare la Messa in latino! Conosco vari preti e vescovi "avantisti" che si riforniscono nei migliori atelier di Parigi per aggiornare le loro sagrestie.




Lo sai invece molti preti "indietristi" come li chiami tu dove vanno a rifornirsi? Negli armadi chiusi di tante sagrestie impolverate dove giacciono Paramenti antichi che non fanno spendere nemmeno un centesimo a chi li indossa! Non mi venire a fare prediche sulla povertà quando tu stesso hai fatto schizzare le spese della sagrestia vaticana costringendo i responsabili a riacquistare inutilmente nuovi Paramenti perché quelli che già c'erano erano troppo appariscenti! Lo stesso discorso lo potremmo fare anche per la riapertura della cattedrale di Notre Dame. Questa, caro Frank è ipocrisia bella e buona!! E poi diciamocelo chiaramente, lo stesso S. Francesco a cui tu sembrerebbe che ti sei ispirato, pretendeva il massimo decoro per la liturgia, mentre per se stesso imponeva la povertà più assoluta! Mi sbaglio? Beh lasciamelo dire, se parli di mondanità settaria non parlarne sono in relazione ai preti tradizionalisti perché i tuoi amichetti moderni sono anche peggio!

Scusa caro Papa se sono così irriverente e pungente, ma se tu dai dello squilibrato a chi usa vestirsi in questo modo, non vedo perché non si debba dire la stessa cosa dell'arcivescovo di Parigi! Non mi pare per nulla un tradizionalista, anzi... ma se guardi come si è conciato per la riapertura della cattedrale di Notre Dame, beh tanto sano di cervello non mi sembra!


A questo punto faccio una riflessione; se una persona è squilibrata lo è in relazione a qualcosa di equilibrato. Se tu affermi che un prete tradizionalista è squilibrato, mi devi anche dire anche qual è il punto di equilibrio a cui far riferimento, saresti tu per caso? Se non ricordo male, (anzi ricordo benissimo) subito dopo la tua erezione hai fatto fare nuovi paramenti (casula e dalmatiche) più sobrie per farle essere pendant con la tua mitria minimal... ma perché quelle già presenti nella strapiena sagrestia vaticana puzzavano troppo di incenso?

Beh guarda lasciatelo dire, ma sentire certe affermazioni (e anche tante altre) da parte tua mi fa pensare che in realtà anche tu sei un po' squilibrato, ma sul versante opposto, quello modernista!

Ops! Scusami mi ero promesso di non essere gretto e irriverente, ma lo sai come sono fatto!

... perdono al Papa, che si crede il padrone del cielo...


don Bastiano Del Grillo


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[1] Cfr. la costituzione Apostolica "Quo Primum Tempore" di S. Pio V del 14 Luglio 1570

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